Occlusione della vena della retina

L’occlusione della vena centrale della retina o delle sue branche é una patologia che interessa pazienti con fattori di rischio cardiovascolari come ipertensione ( prima tra tutte), ateriosclerosi,diabete, colesterolo e fumo di sigaretta.
Nei soggetti con meno di 50 anni può essere la conseguenza di malattie della coagulazione.
Una associazione é anche stata fatta con il glaucoma.
Quando la vena si occlude provoca generalmente un calo del visus con amputazione del campo visivo, questo é legato alla presenza di edema della macula (zona centrale della retina), nel caso in cui la questa sia stata risparmiata i sintomi saranno più sfumati.
Nei casi più severi sono presenti ischemie retiniche che possono compromettere in maniera irreversibile la vista.
Per porre diagnosi sono indispensabili la tomografia a coerenza ottica (OCT ) e la fluorangiorgrafia.
Come terapia il laser resta un presidio importante ed ampiamente utilizzato sia per trattare le aree di ischemia e l’edema maculare che per prevenire ulteriori complicazioni come il glaucoma neovascolare.
Sono anche disponibili iniezioni intraoculari a base di corticosteroidi (Ozurdex) o di Anti-Vegf ( Lucentis, Avastin) che rilasciano il principio attivo direttamente all’interno dell’occhio in modo da ottimizzare l’effetto, queste vanno a volte ripetute nel tempo.
Purtroppo é impossibile stabilire per ogni paziente la prognosi visiva, questa dipenderà dall’estensione del territorio di occlusione e dalla capacità di compenso che la retina possiede.
I pazienti affetti devono comunque sottoporsi ad una serie di accertamenti a carattere generale al fine di prevenire ulteriori complicazioni in altri distretti del corpo.
 

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